 1 Un manometro differenziale, in una similitudine "elettrica" può essere visto come un voltmetro ad alta impedenza, che misuri la differenza di potenziale tra due punti. Nessun flusso d'acqua lo attraversa, quindi la sua presenza non modifica il valore del flusso. Si utilizza, insieme ad un flussimetro, per misurare la relazione tra flusso e pressione ai capi di un condotto. Esattamente come il rapporto tra tensione e corrente rappresenta la resistenza elettrica di un circuito, così la "restrittività" può essere vista come la relazione che intercorre tra differenza di pressione ai capi di un dispositivo e il flusso di liquido che lo attraversa. Tuttavia tale relazione non è lineare. |
 2 Il manometro differenziale è dotato di interfaccia USB, e i valori misurati possono essere letti dal software di gestione del controller di sistema |
 3 La prova della accuratezza di misura del manometro è effettuata applicando ad uno dei suoi due ingressi una colonna d'acqua distillata di altezza nota. La massima altezza verificata è stata di 200 cm di acqua. Come si può notare l'immagine è leggermente fuori fuoco. In effetti è stata scattata su una scala, con una mano impegnata a reggere metro e tubo, e l'altra impegnata ad usare la macchina fotografica. |
 4 Pagina del sistema di gestione relativa al manometro differenziale. La pagina prevede una vera e propria curva di calibrazione. I valori superiori ai 2 metri d'acqua (circa 196 mBar) sono stati ottenuti per estrapolazione, non essendo possibile verificare in pratica le letture del manometro sottoposto a colonne d'acqua di altezza superiore. Tuttavia vista la linearità del primo tratto si confida in una buona precisione anche per i valori superiori. Inoltre ben poche misure di pressione hanno superato il valore di 200 mBar. |
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